Nel corso del workshop “Nuovi materiali e nuove tecniche di propulsione tra meccanica e spazio”, che si è svolto venerdì 11 aprile presso il Campus di Forlì, è stato presentato il progetto SMART.ER, un’iniziativa finanziata dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Programma FSE+ 2021-2027, che si pone l’obiettivo di sostenere l’innovazione e la formazione nella filiera meccatronica e aerospace. Il progetto vede come attuatori Fondazione ENAIP Reggio Emilia, Fondazione Enaip Forlì-Cesena, Ser.In.Ar., Fondazione REI e Clust-ER Meccatronica e Motoristica.
L’evento è stato introdotto da Stefano Versari, presidente di Ser.In.Ar., che ha posto l’attenzione sulla sinergia fra innovazione, ricerca universitaria e tessuto imprenditoriale, indispensabile per favorire lo sviluppo del capitale umano, attraverso azioni personalizzate di formazione, uno degli obiettivi strategici di SMART.ER. Concetti analoghi sono stati espressi anche dal Prof. Claudio Melchiorri (Delegato per i rapporti con le imprese e la ricerca industriale dell’Università di Bologna), che ha sottolineato come l’innovazione in ambito industriale si realizzi quando c’è una reale collaborazione fra sistema universitario e mondo delle imprese: una sinergia favorita, sul nostro territorio, dalla sensibilità dell’Alma Mater su questi temi e dall’eccellenza delle aziende attive in regione.
Il focus si è poi concentrato su alcuni aspetti specifici della filiera aerospace, oggetto delle attività di ricerca universitaria. Il Prof. Enrico Troiani ha illustrato l’evoluzione dei materiali impiegati, con l’introduzione dei materiali compositi (in primis la fibra di carbonio), che presentano vantaggi quali leggerezza, flessibilità nelle lavorazioni e rapidità produttiva. Si è soffermato anche sulle tecniche di manifattura additiva tramite stampa 3D, ideali, tra le altre cose, per la creazione di pezzi di ricambio. Il Prof. Fabrizio Ponti ha evidenziato come, nello spazio, la propulsione elettrica rappresenti una tecnologia fondamentale per generare il movimento dei satelliti, grazie all’utilizzo di campi elettromagnetici che accelerano plasma e particelle cariche.
L’evoluzione delle dimensioni dei satelliti è stata invece al centro dell’intervento del Prof. Dario Modenini, che ha illustrato come, attualmente, satelliti dal peso di pochi chilogrammi siano in grado di svolgere le medesime funzioni che un tempo richiedevano veicoli spaziali di diverse centinaia di chilogrammi.Ha inoltre posto l’attenzione sul traffico spaziale (oggi si contano circa 20.000 satelliti in orbita) e sulla necessità di sviluppare strategie di sostenibilità di fronte a questo fenomeno del tutto nuovo.
A seguire, Luca Baroni, direttore di Fondazione Enaip Forlì-Cesena, ha illustrato nel dettaglio le opportunità offerte dal progetto SMART.ER, che si articola in azioni di sistema e accompagnamento progettuale, attività formative per le imprese (con corsi personalizzati su tematiche quali Safety Management, Supply Chain Management, Advanced Materials e Operations 4.0), e in attività formative permanenti, aperte a tutte le persone con almeno 18 anni di età. Questi percorsi si svilupperanno su contenuti innovativi come Intelligenza Artificiale, CAD/CAM, robotica, manifattura additiva e sostenibilità.
Il workshop si è concluso con un vivace dibattito, animato dai rappresentanti delle imprese presenti e dagli attuatori del progetto SMART.ER, fra cui Maria Cristina Gherpelli (Ghepi srl), Damian Molyneux (IQC Italian Quality Company) e Claudio Galli con una lunghissima esperienza in Lamborghini e Lombardini come HR Director.
Nell’occasione è stato presentato da Chiara Leonardi (Blacks srl) ANSER, il consorzio aerospaziale della Regione Emilia-Romagna, costituito da 23 imprese con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per il settore aeronautico e spaziale, valorizzando le competenze sviluppate e facilitando l’accesso ai mercati internazionali.