Il concorso nel carcere femminile di Rebibbia
Per la prima volta al Mondo, una donna reclusa è stata eletta Miss.Lunedì 31 marzo, Alessia Rosati, 36 anni, mamma di una bimba di 10 anni, è stata eletta “Miss Mamma Italiana”, nella particolare ed unica selezione del concorso, denominata “Cuore di Mamma”. A questo primo evento mondiale, hanno partecipato 15 mamme detenute, che nel teatro del carcere romano di Rebibbia (il carcere femminile più grande d’Europa, con le sue oltre 300 donne recluse), hanno fatto tre uscite, la prima passerella con abito e scarpe eleganti (i capi sono stati forniti dagli organizzatori), la seconda passerella, con i jeans e la maglietta celebrativa dell’evento, raffigurante un grande cuore e la dicitura “Miss Mamma Italiana – Cuore di Mamma” e, come terza ed ultima uscita, la prova di talento.

Alessia ha proposto una riflessione riguardante la sua storia di vita, ha raccontato della depressione dopo la morte della madre, che è stata l’inizio dei suoi problemi con la giustizia. Ora Alessia vuole riappropriarsi della sua vita e di sua figlia. Questa inaspettata vittoria, le ha fatto capire che la vita offre sempre una seconda chance.
Tra le protagoniste dell’evento, in veste di co conduttrici anche la forlivese Barbara Semeraro “Miss Mamma Italiana Sponsor Top 2017”, la savignanese Serena Pagliarani “Miss Mamma Italiana Sprint 2022” che hanno affiancato nella conduzione Paolo Teti, ideatore e patron del concorso “Miss Mamma Italiana”, giunto alla sua 32° edizione.
Ospiti d’onore, la cantante forlivese Daniela Vallicelli e la Mamma Miss riminese di origini marocchine Fatima El Atifi. Componenti di giuria, Filippo Giorgetti, sindaco di Bellaria Igea Marina; Paolo Borghesi, presidente della Fondazione di Bellaria Igea Marina (la località turistica romagnola, che ogni anno a settembre, ospita le Fasi Finali di Miss Mamma Italiana) ed Ada Di Campi, la prima donna poliziotto gravemente ferita in un conflitto a fuoco, con la “banda della Uno bianca”. Il look (acconciature e trucco) delle partecipanti, è stato curato da Roberto Foschi i parrucchieri di Cesena; da Maurizio Vitali di Staffolo (Ancona) e da Gianroberto Violini di Cingoli (Macerata).

L’evento si è tenuto in un gremitissimo teatro, il pubblico era composto dalle donne recluse. Tra le autorità presenti, Nadia Fontana, direttrice del carcere femminile di Rebibbia; il comandante Carlo Olmi; Marina Finiti, presidente del Tribunale di Sorveglianza a Roma e Alessia Giuliani della direzione Pedagogica di Rebibbia. La regia televisiva è stata curata da Eugenio Angeli, mentre il servizio fotografico è stato curato da Gloria Teti.
Davvero molto soddisfatto di questa iniziativa Paolo Teti, che ha ringraziato, per la collaborazione, la direzione di Rebibbia, che ha permesso di poter regalare gioia, emozioni e sorrisi, non solo alle mamme protagoniste del concorso, ma a tutte quelle detenute, che con la loro forza di vivere, hanno trasmesso un forte messaggio di speranza e rinascita.